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Archivio di Stato di Livorno

Patrimonio

Costituitosi nel 1941, l'Archivio di Stato di Livorno ha ereditato buona parte dei fondi documentari di produzione locale che il professore Pietro Vigo aveva pazientemente raccolto sul finire dell'Ottocento nell'Archivio Storico Cittadino (istituzione comunale aperta al pubblico nel 1899). La documentazione proveniva dal Comune e dagli uffici periferici dello Stato, nonché da altri enti pubblici e da privati, raccolti dal primo curatore, il prof. Vigo.

Dopo il rientro dallo sfollamento bellico nella Certosa di Calci, nel corso degli anni a questo nucleo principale si sono aggiunti altri fondi archivistici che hanno dato origine ad un complesso documentario sempre più articolato e strutturato, tale da rendere necessaria la conservazione suddivisa in due sedi.

► A questo link è disponibile, in formato pdf, la Guida - inventario dell'Archivio di Stato di Livorno, realizzata da Pietro Vigo e pubblicata, in due volumi, nel 1961.

BREVE DESCRIZIONE DEL PATRIMONIO

Tra i fondi conservati presso l'Archivio di Stato di Livorno si distingue per importanza e antichità il fondo del Capitano, poi Auditore poi Governatore vicario che testimonia la storia della città di Livorno e dei territori circostanti dalla sua fondazione alla fine del Cinquecento fino al XIX secolo.

Altri fondi significativi sono quelli dell’Estimo e della Decima e poi del Catasto, del Tribunale civile e penale di Livorno, della Questura di Livorno, dello Stato Civile e della Leva Militare.

Da segnalare anche gli archivi di conventi soppressi e di confraternite e poi gli archivi donati da famiglie, imprese e soggetti diversi. Si veda, ad esempio, la recente acquisizione dell’archivio storico dei Cantieri navali “Luigi Orlando”.

I documenti più antichi conservati presso l’Archivio di Stato di Livorno sono risalenti al XV secolo e, in particolare, si segnalano, gli statuti quattrocenteschi e le deliberazioni della Comunità di Livorno

Infine, presso i depositi dell’Archivio di Stato sono conservati alcuni archivi diversi, come il fondo del Comune preunitario e gli archivi della Comunità olandese-alemanna e della Chiesa Greca, testimonianti l’unicità della storia e della cultura livornesi.

L’Archivio di Stato di Livorno conserva, inoltre, una raccolta di antiche pergamene del XII, XIII e XIV secolo, provenienti in gran parte dall’eremo della Sambuca, dal convento della Madonna di Montenero, dall’eremo di S. Jacopo d’Acquaviva di Livorno, un tempo degli eremitani di S. Agostino.

Complessivamente il patrimonio dell’Archivio di Stato di Livorno consta oggi di circa 135 fondi, che raccolgono oltre 61mila documenti e 28mila mappe e disegni per un arco cronologico compreso tra il XV e il XX secolo, conservati in oltre 6.000 metri lineari di documentazione. Circa 3.500 metri lineari sono custoditi presso la sede centrale del Palazzo del Governo e altri 2.500 presso la sede aggiuntiva degli ex Domenicani.

► A questa pagina l'elenco dei fondi con i rispettivi inventari liberamente consultabili.

 Per ulteriori informazioni sui fondi (descrizione, consistenza, indici, bibliografia, ecc.) consulta le pagine dedicate al patrimonio dell'Archivio di Stato di Livorno disponibili su SIAS - Sistema informativo degli Archivi di Stato, che è possibile interrogare usando varie chiavi di ricerca.
 



Ultimo aggiornamento: 19/12/2024