La possibilità di reperire informazioni circa i propri antenati o su persone e famiglie di interesse ha portato molti studiosi, dai professionisti ai semplici curiosi, senza dimenticare gli stranieri interessati ad ottenere la cittadinanza del nostro Paese tramite antenati italiani, a frequentare gli Archivi di Stato e gli altri enti conservatori di fondi storici.
Al fine di supportare gli utenti in queste ricerche, segnaliamo qui i fondi di più comune utilità in questo ambito, tra quelli conservati presso il nostro Istituto, senza tuttavia dimenticare che le diverse attività e vicende delle famiglie o dei singoli individui possono ampliare la ricerca verso altri nuclei documentari:
- Stato civile dei circondari Livorno, Ardenza e Gorgona (1866-1935), Stato civile della Provincia di Livorno (1866-1935), Stato civile della provincia di Livorno - Isola d'Elba e Capraia (1866-1935) e Stato civile della Provincia di Pisa* (1866-1935, esclusivamente gli atti relativi ai comuni di: Casale Marittimo, Castellina, Guardistallo, Montescudaio, Monteverdi Marittimo, Riparbella). Questi fondi comprendono, tra gli altri, gli atti di nascita, matrimonio e morte dei cittadini locali, anche nati fuori dal circondario o all'estero.
I registri custodiscono anche una dolorosa memoria: l'indicazione dell'appartenenza alla razza ebraica, in ottemperanza a quanto disposto dal Regio Decreto-Legge 1728 del 17/11/1938 "Provvedimenti per la difesa della razza italiana" . Per iniziare una ricerca in questo fondo bastano nome e cognome della persona da ricercare, più comune e anno di nascita/matrimonio/morte. In alcuni casi, grazie alla presenza degli indici decennali, si può risalire all'atto anche con un'indicazione sommaria dell'anno, ma una maggiore precisione renderà la ricerca più rapida ed eviterà il rischio di errori causati da omonimie.
- Ufficio Leva militare di Livorno conserva le liste di leva dei cittadini maschi nati e residenti nei Comuni del circondario di Livorno e Portoferraio tra gli anni 1842-1941. In particolare attraverso il ruolo matricolare è possibile risalire ai dati antropometrici, grado d'istruzione e note sulla carriera militare del coscritto (solo per soldati semplici e sottufficiali). Presso l'Archivio di Stato di Livorno sono inoltre presenti i fondi Capitaneria di porto di Livorno-Leva di mare (1901-1985) e Comune postunitario di Livorno-Leva di mare (1867-1868).
Per condurre una ricerca in questi fondi è necessario conoscere nome, cognome e anno di nascita ("classe") del coscritto.
Per il fondo Ufficio di Leva è in corso il lavoro di digitalizzazione e i documenti digitalizzati saranno pubblicati sul portale "Antenati", promosso dal Ministero della Cultura, che consigliamo di visitare per la ricchezza documentaria e per suggerimenti di strumenti di ricerca online.
- Decima granducale (1626-1831), Estimi (1558-1831), Catasto toscano poi italiano (1817-1971). Queste aggregazioni documentali permettono di risalire alle proprietà fondiarie di famiglie e persone, permettendo di seguirne gli spostamenti di residenza e - indirettamente - le fortune economiche negli ultimi 4 secoli. Tramite il fondo Catasto Mappe (Livorno e provincia) (1820-1971) è inoltre possibile vedere l'ubicazione delle particelle d'interesse e i loro mutamenti nel tempo. Questi fondi hanno una duplice "chiave d'accesso": nome, cognome e periodo di "attività" del proprietario (valido per tutti i fondi) e comunità/comune, numero di sezione/foglio e particella per il fondo Catasto toscano poi italiano.
Esistono due strumenti online, promossi dalla Regione Toscana, che facilitano la ricerca di queste ultime informazioni:
- Geoscopio, attraverso la scheda "Catasto e urbanizzazione", permette di navigare nel catasto italiano e ricercare tramite toponimi o particelle.
- Castore: Catasti storici regionali offre la possibilità di "navigare" e ricercare nelle mappe del Catasto leopoldino, tracciate per l'attuale provincia di Livorno, tra il 1819 e il 1829.
Segnaliamo, infine, uno studio di Matteo Borelli, molto utile per tutti coloro che praticano o intendono praticare studi genealogici. Lo studio è stato diviso in due parti per ottimizzarne la fruizione.
Nella prima parte, nata come tesi di laurea magistrale in Archivistica Informatica, è approfonditamente delineata la disciplina genealogica, la sua evoluzione e i potenziali sviluppi futuri, con la doverosa attenzione alla descrizione delle fonti disponibili e alla normativa in merito.
A questo link è disponibile la prima parte dal titolo La genealogia come strumento di ricerca storica nell’era digitale. Mappatura di profili, strumenti e sistemi, è disponibile .
La seconda parte dal titolo Mappatura generale di archivi, risorse e strumenti per la ricerca genealogica in rete. Antenati italiani, che consta di un ampio censimento delle fonti, italiane, straniere e internazionali, è disponibile a questo link.